Sono opere realizzate in tecnica mista con circuito elettronico atto a compiere l’interazione con lo spettatore.
I percorsi dei circuiti luminosi sono ideati dall’artista per favorire le sinergie tra arte, elettronica, musica o altre fonti di stimolo onde superare la staticità dell’opera d’arte compiendo, quindi, la relazione con lo spettatore.
I sensori che percepiscono gli stimoli nelle opere indicate sono acustici quindi sensibili a musica, parole, rumori in genere: allo stimolo si attivano tre circuiti relativi alle frequenze alte, medie e basse. E’ possibile attivare le opere anche con sensori diversi: di grande effetto risultano quelli di prossimità e di movimento che interagiscono con la presenza di corpi mobili negli spazi antistanti l’opera stessa.
Gli effetti che vengono a realizzarsi non potranno mai confondersi con quelli di discoteche o locali simili perché risultano appena percepibili quindi favoriscono atmosfere suggestive, piacevoli e coinvolgenti.
L’opera d’arte deve rimanere tale nella sua valenza: l’interazione con il suo possessore vuol essere una testimonianza che vive e relaziona con lui.
Ogni opera è fornita di telecomando per l’accensione e lo spegnimento e per mixare i circuiti alti, medi e bassi.
Ogni opera è corredata di una certificazione rilasciata dall’artista con la quale, oltre all’autenticità dell’opera e la relativa archiviazione, viene riportata l’ingegneria dettagliata del percorso elettronico e l’uso di tutte le componenti onde poter intervenire in caso di eventuale necessità.
I percorsi dei circuiti luminosi sono ideati dall’artista per favorire le sinergie tra arte, elettronica, musica o altre fonti di stimolo onde superare la staticità dell’opera d’arte compiendo, quindi, la relazione con lo spettatore.
I sensori che percepiscono gli stimoli nelle opere indicate sono acustici quindi sensibili a musica, parole, rumori in genere: allo stimolo si attivano tre circuiti relativi alle frequenze alte, medie e basse. E’ possibile attivare le opere anche con sensori diversi: di grande effetto risultano quelli di prossimità e di movimento che interagiscono con la presenza di corpi mobili negli spazi antistanti l’opera stessa.
Gli effetti che vengono a realizzarsi non potranno mai confondersi con quelli di discoteche o locali simili perché risultano appena percepibili quindi favoriscono atmosfere suggestive, piacevoli e coinvolgenti.
L’opera d’arte deve rimanere tale nella sua valenza: l’interazione con il suo possessore vuol essere una testimonianza che vive e relaziona con lui.
Ogni opera è fornita di telecomando per l’accensione e lo spegnimento e per mixare i circuiti alti, medi e bassi.
Ogni opera è corredata di una certificazione rilasciata dall’artista con la quale, oltre all’autenticità dell’opera e la relativa archiviazione, viene riportata l’ingegneria dettagliata del percorso elettronico e l’uso di tutte le componenti onde poter intervenire in caso di eventuale necessità.
Gli interattivi e le architetture di interni
Oltre alla peculiare destinazione come opera d`arte, applicando le medesime caratteristiche artistico/tecniche, è possibile realizzare interpareti interattive anche bifacciali, stelle di varie dimensioni o architetture diverse da assemblare a soffitti o pareti con incorporati corpi illuminanti autonomi, tavoli di varie dimensioni, porte a scrigno ecc. (chi meglio di un architetto potrà disegnarne le applicazioni?)
In considerazione che è possibile utilizzare sensori diversi, l’interazione potrà avvenire non solo con fonti sonore ma anche di prossimità, di contatto, metereologiche, ecc.
Queste istallazioni interattive,inoltre, possono soddisfare esigenze di protezione in quanto corredabili anche di sensori ad infrarossi collegabili a ripetitori telefonici autoalimentati con inoltro di avviso di intrusione a uno o più telefoni cellulari. Resta inteso che non si ha la pretesa di sostituire l’impianto antintrusione plurifunzionale, ma unicamente avvisare la vittima dell’intrusione qualora l’impianto tradizionale fosse, come spesso accade, reso inoffensivo.
Oltre alla peculiare destinazione come opera d`arte, applicando le medesime caratteristiche artistico/tecniche, è possibile realizzare interpareti interattive anche bifacciali, stelle di varie dimensioni o architetture diverse da assemblare a soffitti o pareti con incorporati corpi illuminanti autonomi, tavoli di varie dimensioni, porte a scrigno ecc. (chi meglio di un architetto potrà disegnarne le applicazioni?)
In considerazione che è possibile utilizzare sensori diversi, l’interazione potrà avvenire non solo con fonti sonore ma anche di prossimità, di contatto, metereologiche, ecc.
Queste istallazioni interattive,inoltre, possono soddisfare esigenze di protezione in quanto corredabili anche di sensori ad infrarossi collegabili a ripetitori telefonici autoalimentati con inoltro di avviso di intrusione a uno o più telefoni cellulari. Resta inteso che non si ha la pretesa di sostituire l’impianto antintrusione plurifunzionale, ma unicamente avvisare la vittima dell’intrusione qualora l’impianto tradizionale fosse, come spesso accade, reso inoffensivo.